L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







giovedì 13 maggio 2010

Drammaterapia: Il teatro che denuda


@ Libertà

Siamo seduti al tavolino del bar vicino al Colosseo. La magia della vita mi ha portato Pino quà. Questa è l’energia del gruppo. A lui non ho chiesto nulla e me lo sono ritrovato qui. Questo già è molto.
Che dire di domenica? Giornata indimenticabile, forte, bella anche se conosco già queste cose, ma ogni volta che le rivivo è come se fosse la prima. Ho vissuto la scomodità del "morto" nel racconto di Cortàzar; chissà perché ma poi è sfumata. Chissà perché questa scomodità? Ho vissuto il dolore e l’impotenza di Mareliz; alla frase “sono morta” ho pensato quanto gli altri possono ucciderci facendo finta di vivere. Questo è veramente drammatico. E’ un processo lento e inesorabile e quando te ne accorgi sei già morto.

E l’altro dice di aiutarti, ma il sospetto è che stia aiutando solo se stesso in nome di un altruismo che è soltanto un egoismo mascherato. Ed allora avanti con le nostre paure, fantasmi, inadeguatezze che hanno costruito questa vita dove noi “non siamo”. Dico a me e a tutti noi che tutto quello che il Director ci porta in dono è un tesoro come dice Azzurra da prendere senza troppe domande e viverselo senza la paura di avere tra le mani un "tesoro". Nero, gran coraggio a vivere quei momenti così forti e dolorosi ed io che vivo la mia vita cercando di non chiudermi e proteggermi ero sollevato da quelle emozioni così forti che danno un senso alla vita. Senza di esse saremmo soltanto delle macchine. Che tristezza! Comunque siamo bravi anche a fingere le emozioni.
Caro Director scusa del ritardo e spero che tu capisca la mia difficoltà che è vero che è pratica, ma sicuramente dietro cela qualcosa di più. Sono sicuro che insieme a te ed insieme al gruppo farò un altro pezzo di strada per scrivere il libro della mia vita.

1 commento:

  1. Caro libertà, concordo pienamente con il tuo pensiero, anche se lo vedo da una prospettiva diversa.
    Il tesoro che abbiamo trovato può spaventare o rendere felici, comunque dovremo decidere cosa farne. Non lasciare che gli "altri" decidano al tuo posto. Non pensi che "noi" possiamo tentare di farlo nostro e spenderlo come meglio crediamo??
    Un abbraccio... Nero

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