L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







martedì 20 aprile 2010

L'ipnosi e la resistenza alla trance. Lavorare con le Resistenze

@ Libertà

Come al solito con tanto ritardo e tanta difficoltá. E un mondo che non fa parte di me quello dei computer e quindi devo chiedere costantemente aiuto. E questo mi disturba. Sarebbe piu semplice apprendere, ma chissa perché non mi decido? Forse é giusto che "mi" disturbi. Tornando a quella sera di giovedi, personalmente ho avuto in passato giá esperienze del genere con il Director che mi hanno lasciato sempre un senso di "estraneitá" verso tutto quello che mi circondava. Anche quando poi, a sessione ultimata, siamo scesi in strada, tutti i compagni di viaggio mi sembravano estranei. Ero come chiuso in un recipiente tutto mio. Un altra grande sensazione che ho avvertito fisicamente era costituita dalla percepzione soltanto delle estremitá di miei arti, la punta delle ditadelle mani e dei piedi. La mano apoggiata sulla mia coscia non la sentivo pù, ma solo l'estremità delle mie dita. Un gran "vuoto" nella testa, una assenza di pensiero. Ero molto con me stesso, come se il gruppo non esistesse. Scusami  gruppo! il Director afferma che l'autoipnosi puó aiutare l'essere umano a ritrovarsi. Se lo dice deve essere così. Forse e proprio questo che fa resistenza dentro di me. Ma proprio dov'é la resistenza, c'é la strada. Proprio per questo continuo a far parte dell'Atelier Liberamente, perché questo lavoro con il teatro non mi permette di accomodarmi sul cammino percorso. Lo straordinario di tutto questo  é una dolce scoperta continua; ormai ho capito che non c'é arrivo; ogni punto é una ripartenza. Grazie Ermanno grazie gruppo.


Spartaco in un momento della rappresentazione corale della fiaba.
Atelier LiberaMente, 11 aprile, 2010

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