L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







martedì 14 settembre 2010

Il Principe Ranocchio e le sue contraddizioni

@ Libertà

Caro director e cari compagni di corso, venerdì e domenica, due giornate intense, profonde e sconosciute a priori, perchè non si sa mai dove si va a finire, talmente sono tante le incognite, le variabili dell'essere umano, che soltanto decidendo al momento, si può andare da una parte, giusto o sbagliato che sia... sembra che funzioni così. La coscienza, parola conosciuta, ma sconosciuta nell'essenza, perchè alla domanda che cos'è la coscienza, ognuno ha la propria risposta ! E' proprio questa non-definizione che ci allontana dalla propria coscienza, perchè l'incognita fa paura all'essere umano. Io non sò quello che ho provato ad occhi chiusi durante la musica, che cosa fosse, però un dato certo c'è: nel momento in cui non ho più cercato, ho trovato un'immagine a me sconosciuta, non convenzionale; da dove venuta? Per tornare alla fiaba, la mia esperienza di ranocchio, mi ha fatto ritrovare una principessa impaurita dal primo; ho accettato questa condizione, cercando di comunicarle che non doveva temere nulla. Compiuta la magia del risveglio del principe, qualcosa è cambiato, con dei timori, ma questo poco importa, perchè il timore fa parte dell'umano, in questa sua contraddizione continua.
Una considerazione a voce alta: soltanto vivendo questi momenti, se ne può apprezzare l'importanza, perchè sono esperienze, uniche e irripetibili, in quanto, gioca molto il momento, lo stato d'animo, e queste situazioni, sono sempre diverse, "autentiche", nell'attimo che le vivi. Se è vero, che la semantica, ha un ruolo fondamentale nell'approccio alla vita, perchè puntualizzare le difficoltà, i dolori, la sofferenza, tutto questo, ci porta poi a un pensiero, perchè soffrire? E se invece noi, proviamo a pensare, che il percorso è quello, ma andiamo verso qualcosa di veramente importante per noi e finalmente, possiamo muoverci accompagnati soltanto dalla sana paura amica che ci aiuta, e non in ansia, e poi in panico, finalmente non un prodotto degli altri ma noi stessi, con tutti i pregi e difetti in questo gioco straordinario che è la vita, senza pensare che l'altro sia un nemico.

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