L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







lunedì 13 settembre 2010

Drammaterapia & Metamorfosi

@ director

E' "fisiologica" la difficoltà a realizzare "il risveglio della coscienza" come risorsa "madre" di tutte le altre, nel corso dell'esercizio che vi è stato proposto per due volte. Alcuni si sono avvicinati a sentirlo metaforicamente attraverso immagini di libertà e leggerezza, sensazioni di agio e "risveglio" somatico; per altri, sotto forma di lavarle specchiamento di se stessi modificati nella realtà quotidiana che bene conoscono. Certo è che quando si conosce se stessi nel sogno o nello stato ipnotico, lo stato d'interferenza del "pregiudizio" può essere manipolato ed anche annullato per una visione più chiara e comunque diversa di noi; ma è anche vero che qualsiasi stato modificato di coscienza, proprio perchè pesca nel campo dell'irrazionale, nella dimensione inconscia, può dare la performance dei più incredibili pregiudizi, timori, velleità e falsità. Saper coniugare la nostra attività cosciente, nel dominio dell'Io, con quanto emerge dal profondo, spontaneo o provocato, è la scommessa di un teatro fondamentalmente psicologico, che ha bisogno di parlarvi di etologia e filosofia, di Jodorowsky come di Grotowsky, di Hilman come del signore della porta accanto.
La trasversalità culturale di questo Atelier rifugge da un sincretismo interdisciplinare, ma per parlare di noi a noi stessi ha bisogno di coglierci in una dimensione olistica che va oltre l'esercizio (sterile in questo caso) di una psicotecnica. Piuttosto, esso indaga il senso del "rituale", della "infrazione", del "rimosso", i "luoghi" multipli che ci ospitano e quelli che potrebbero ospitarci, solo a concepirli.
Bravo Nero, buona esercitazione e bravi anche tutti gli altri, dopo la fatica di un "bacio" da metamorfosi che speriamo abbia dato e suggerito a principesse ed a ranocchi insieme.
Lo spettacolo continua.

3 commenti:

  1. Bacio non ricevuto uguale bacio non voluto, non bramato e desiderato, soltanto timidamente richiesto, formalmente come una pratica burocratica. Che stolto principe nasconde il ranocchio timoroso e immobile, incapace della responsabilità di una richiesta combattuta tra il mi conviene o non mi conviene, posso osare o non posso?
    Altra grande lezione. Altro risveglio. Nero

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  2. Ogni giorno sorge, e ti regala qualcosa. Così spesso la giornata che volgeva al tramonto mi trovava impegnata a ricercare un qualcosa di nuovo o di particolare che avesse reso unico e importante il giorno trascorso. Questo è il mio vissuto da ragazza. Perché questi ricordi sono affiorati alla mente Domenica pomeriggio tornata a casa, ci sarà un motivo, c’è sempre …
    Caro Nero Domenica ti sei sentito solo, è vero, il tuo gran dispiacere mi ha investito e dispiaciuta tantissimo perché non sono stata coerente, mi sono sentita “disubbidiente” in breve non ho fatto i compiti assegnati. Ti posso assicurare però che eravamo tutti con te; ti abbiamo ammirato per la tua coerenza, il tuo credo e la tua tenacia, in tutto quello che fai e credimi nessuno di noi vorrebbe mai rinunciare a questa grande occasione che ci è offerta dove possiamo esperire il nostro essere , domandarsi , guardarsi , colorarsi , migliorarsi , ritrovarsi, amarsi. Volevo parlare delle mie grandi emozioni di venerdì sera. Inizialmente mi sono sentita in un contesto di appartenenza con tutti voi, poi la musica che vibrava e pizzicava le corde della parte più intima, è stata un’ emozione dolce e incantata. Mi riesce strano e complesso descrivere quello che senti dentro forse perché è un momento intimo con il tuo pensiero, il tuo vissuto e le tue emozioni. Caro Nero volevo parlarti dell’esperienza principessa e rospo, non so se il ruolo mi piacesse, ma l’unico obiettivo appena suggeriti i compiti del Director, era quello di accarezzare il corpo del rospo per risvegliare l’anima del bellissimo principe. Ma evidentemente non sono stata cosi brava nel comunicarlo, il risultato ha decantato il contrario. Mi sono sentita molto confusa e frustrata del responso , forse mi appartiene, questa cara compagna insicurezza fragilità che cammina alternando le scelte importanti o meno della vita. Ogni esperienza è magica e come immergersi in una dolcissima acqua che ti pone sempre i tanti perché ….Grazie caro Director e a tutti voi che camminiamo insieme con affetto Beatrice.

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  3. Dolcissima Beatrice, non sentirti in colpa, ognuno di noi è frutto di un mix di situazioni ed esperienze, vittorie e fallimenti, educazione ricevuta e obblighi verso noi stessi, doveri e...
    Si potrebbe continuare a lungo per definire quello che siamo, ma proprio per questo, per non continuare a soffrire e a sentirci frustrati, smettiamo di definirci, di giudicarci; siamo quello che siamo, quello che le circostanze della vita ci hanno plasmato.
    Abbiamo la possibilità di cambiare l'approccio alle cose che ci circondano. Un professionista capace, che non baratta la verità e non ci permette di traghettare la menzogna, un gruppo di persone che col tempo si amalgama, si cerca, si stima, si concede. E ad ogni passo nuove vedute e orizzonti diversi, nell'accettazione degli errori, evitando i vecchi percorsi.
    Nero

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