L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







sabato 16 ottobre 2010

Drammaterapia, Lui Lei Forse Sempre

Piece Drammaterapica scritta e diretta da E. Gioacchini - Giugno 2010
Prima lettura e prova senza studio
Attori, M. Pina Egidi, Gianni De Angelis

6 commenti:

  1. Molto suggestivo. E' bello rivedersi dall'esterno! Grazie

    RispondiElimina
  2. Director, faccio sempre la figura dello scemo! Alla Verdone...
    Bello lo stesso, rivederci mi fa sempre sorridere. Grazie per l'impegno. Nero

    RispondiElimina
  3. Maria Pina...con la drammaterapia ci rivediamo dall'esterno? Mica siamo al cinema!
    Nero, figura da scemo? Direi che sei stato prodigioso insieme a lei. Prima lettura, nessuna prova, buttati sulla scena a dire cose eguali e differenti di voi. Credo davvero che qualsiasi attore professionista nion avrebbe fatto di meglio, senza conoscere il copione, il senso, la direzione e le intenzioni del regista. Assolutamente bravi, ma voi lo sapete.

    RispondiElimina
  4. Scusa Director, ma il cinema è la mia droga.
    Nonostante il mio senso critico verso me stessa (non ultima la mia costante vanità femminile), io.... mi sono piaciuta!!! Con Nero, con le luci, con le indicazioni registiche ho trovato tutto molto intrigante, molto coinvolgente, molto suggestivo. Azzardo: atmosfere alla Bergmann?

    RispondiElimina
  5. Nero non sei male nella parte dello scemo, come tu dici, sembri una persona tenera e dolce, è un aspetto di te che non conosco. E comunque ricordo che in questa piece tu e Blue, ci avete sorpreso, siete stati bravissimi.
    Blue grazie a voi.
    Sole

    RispondiElimina
  6. Nero, non fai la figura dello scemo, fai quello che ti senti di fare, imparando a essere se stessi, forse potremmo riuscire dal quel circolo vizioso del condizionamento altrui che alla fine è solo nostro perchè viviamo in funzione degli altri. Straordinari tutti e due per la spontaneità. Liberta

    RispondiElimina