L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







lunedì 7 giugno 2010

Drammaterapia: poeticamente affacciati dentro e fuori


@ Azzurra

Questo atelier mi sta dando energia e fiducia in me stessa. Sto sperimentando delle assolute novità che si affacciano quali alternative possibili al mio repertorio comunicativo ed emozionale. Domenica ho ascoltato il mio corpo danzare, ne ho conosciuto i confini e le possibilità, ho scoperto poi che esso può avvicinarsi ad altri corpi e creare con loro armonia, forma, energia e…poesia.
Mi sto scoprendo capace di accettare i miei limiti, e mi ritrovo più autentica, meno camuffata. E sono sorprendentemente più disposta ad accettare l’altrui diversità, che quindi mi lascia non più confusa e impaurità ma piuttosto curiosa e divertita.
Mi voglio però soffermare sull’esperienza della condivisione con il gruppo. Sto scoprendo ogni volta di più, e con grande piacere, che c’è molto rispetto e sostegno reciproco al suo interno. Nell’esercizio della corda, la “responsabilità della relazione”, o come direbbe Mareliz, “il gioco dell’amore”, ho gustato il piacere di lasciarmi guidare e di guidare a mia volta, e abbandonando ogni pregiudizio ho sentito sia Sole che Fenice, che il director, ciascuno a suo personale modo, come degli alleati, delle anime amiche che, in reciproca ed intima connessione sperimentavano qualcosa che solo se si è dall’altro capo della corda si può capire. E cos’è questa cosa “incapibile” se non si sperimenta? Come si spiega il senso di sicurezza e di fiducia che ti da una corda tesa, che sai che resterà tale perché l’altro ti dimostra con la sua danza, col suo corpo e con il suo sguardo, di volere mantenere quella tensione, che intende lavorarci e che non si lascerà abbattere dalle difficoltà momentanee? E’ impossibile definirlo, ma so per certo che è questo il senso che vorrei trovare in ogni relazione, sia essa di amore, di amicizia, finanche di lavoro…e non è impossibile, forse si tratta prima di tutto di fare la mia parte. Impugnare bene la cordicella, osservare l’altro, una carezza con gli occhi per fargli capire che non c’è niente da temere, che non gliela ruberò, ne tantomeno che la trascurerà, e poi andare avanti così, lasciandoci andare alla reciproca accettazione… Magari a riuscirci sempre!!
Un abbraccio a tutti e grazie di cuore al director.

1 commento:

  1. Ci riuscirai cara azzurra, ci riusciremo tutti, a patto di volerlo con tutti noi stessi, aprendo porte e spalancando finestre che per troppo tempo sono state chiuse e intasate ormai da ragnatele e polvere stantia di abitudini e paranoie. Ciao ciao. Nero

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