@ Blue
« La materia, la vita, il pensiero non sono che relazioni energetiche, ritmo, movimento e attrazione reciproca. Il principio che da origine ai mondi, alle varie forme dell'essere, può dunque essere concepito come un principio armonico e ritmico, simboleggiato dal ritmo dei tamburi, dai movimenti della danza. In quanto principio creatore, Shiva non profferisce il mondo, lo danza. »
(A. Daniélou, Shiva e Dioniso)
Secondo la religione induista, il dio Shiva, patrono, tra l’altro, dei praticanti di yoga, è anche il dio della danza. Egli è distruttore e creatore, e dal suo movimento l’universo nasce, muore, si trasforma, rinasce.
Il suo movimento incessante è stato letto come una corretta interpretazione dei fenomeni fisici alla base del mondo visibile: gli orientali avrebbero cioè, con il linguaggio della devozione, intuito che tutto è energia, anche la materia, e che tutto si trasforma. Praticamente è quello che Lavoisier ed Einstein avrebbero teorizzato solo negli ultimi secoli dell’era contemporanea.
A me piace il dio Shiva, unisce la mia parte razionale con la mia parte mistica (guarda caso, yoga vuol dire “unione”). E mi piace danzare, mi piace sentire il mio corpo che si impossessa della mia anima e guida i miei pensieri. Mi piace far parte del momento, del mondo, del tutto; mi piace incontrare sul cammino altri esseri danzanti e sentirmi anch'io una scintilla di energia, ricevuta e data.
E’ stato talmente bello danzare domenica scorsa che, il lunedì seguente, ho continuato a sentirmi una fiamma che si muove, capace di bruciare e di rinnovare, di scaldare e di illuminare, di alzarsi e di abbassarsi, di accendere e di riaccendersi.
Anch'io ho provato le stesse sensazioni, cara compagna di viaggio; anch'io sento di far parte di qualcosa di più grande.
RispondiEliminaLe emozioni provate e l'energia che ne è scaturita mi hanno lasciata spossata e alleggerita.
Da non perdere...
Sole
sensazioni da riprovare insieme!
RispondiEliminaNon ci faremo mancare le occasioni, cara Daisy...
RispondiEliminaNero