L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







domenica 20 giugno 2010

Autoipnosi: camminare sull'acqua e quello che scegliamo

Faber -Federico Covelli- autore del "il Kamikaze", piece drammaterapica messa
in scena per l'arrangiamento e la regia di E. Gioacchini, 11 aprile 2010.
Momento della trance di Federico, durante l'Hypnodrama finale.
@ Faber
Sull'esperienza di autoipnosi di venerdì 18 giugno 2010

Che bello, che bello! Già... è stato unico come incontro, come unica è stata l'esperienza di tutti noi, irripetibile e impossibile da restituire appieno, ma che restituiamo pienamente a noi stessi, trasformato in un mattone, in un tassello, in un piccolo elemento di una grande costruzione di espierienze. Anche se è solo uno dei tanti che la vita ha da offrirci, ma un sostegno che ad ogni incontro che svolgiamo si acquisisce e va man mano sempre piu a diventare fulcro del nostro "essere migliori".
Ero tutt'uno al mio sogno, tutt'uno alla mia sedia, al tappeto, tutt'uno a tutti voi che, anche se divisi da esperienze e da un sentire diverso, mi accompagnavate in questo viaggio.
I primi affanni nel tentativo di lievitare sopra l'impossibile mi scoraggiavano e imperterriti riempivano di frustrazione per il mancato traguardo. Malgrado ciò, ricordavo del "potere" che mi dava la possibilità di sognare e di esperire in una nuovo modo come affrontare gli ostacoli. Da li ho incominciato veramente a sognare e piu mi divertivo a correre, a saltire, a "fallire" volontariamente -per ricordarmi padrone di qualcosa di eccezionale-; "osavo" sempre di piu fino ad accantonare l'evento fisico e materiale per spostarmi su un qualcosa di piu grande... Quello che provavo dentro.
Il vero traguardo l'avevo raggiunto una volta fermo in mezzo al mare al centro dell'attenzione di 3 universi: il director e la sua approvazione e la sua gioia, il sole che accarezzava e mi riscaldava quasi come per congratularsi di ciò che aveva illuminato , e me medesimo avvolto in un'altra trance di sola gioia, felicità. Ero VIVO VIVO!!!
Come è strana la vita ho pensato, per capirlo veramente ho dovuto fare un miracolo, io stesso.
Non è molto lontano dalla vita di tutti i giorni. Siamo sempre cosi distratti dal raggiungere obiettivi che finiamo per perderci e scordarci quello che veramente vogliamo. Ostacoli.. sono tanti. Ma come li ho vissuti nel sogno... una volta terminato, mi vergognavo persino di averci pensato!
Spero di avervi dato qualcosa con questo mio scritto e desidero allegare due video. Il Primo, inerente al Miracolo dei piedi sopra l'acqua.
http://www.youtube.com/watch?v=Oe3St1GgoHQ
IL secondo (molto più importante), quello che dovrebbe appartenere a tutti noi; voler vivere senza il rischio dell'ipocrisia.
"Failure is not important. How you overcome it is"
http://www.youtube.com/watch?v=RZKxKlRdwtE 

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