L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







lunedì 5 luglio 2010

Drammaterapia: l'Involucro dell'Anima

Ieri mattina, prima ancora di intraprendere quest'ultima tranche di percorso nel nostro stage domenicale, Nero ci ha inviato questo post...quando si dice che il warm-up nel nostro lavoro insieme serve...abbiamo visto poi il suo lavoro nelle ore dopo. E' importante lavorare con il dubbio, ma che questo non prenda mai del tutto il posto del nostro lavoro. Director

@ Nero


Nudo! Inevitabilmente, irreversibilmente, indiscutibilmente nudo.
Così ieri nella interpretazione del padre che cerca di riavvicinarsi alla famiglia abbandonata tanti anni prima. Così ho dovuto patire la difficoltà di non poter attingere alle risorse che ho imparato a costruire negli anni del mio vissuto, a non poter far leva sulle mie attitudini, le scelte razionali e quanto finora la ragione mi ha messo a disposizione. L’ho fatto con piacere, senza ansia da prestazione, ma nella difficoltà più profonda. Troppo grande –per me che sono abituato a celarmi dietro l’innegabile e inconfutabile verità, la giustizia, la dimostrazione di aver ragione- il ruolo di chi si ripresenta a casa biascicando scuse e cercando motivazioni risibili alla sua fuga del passato.
Troppo vero e difettoso, quell’uomo che diceva… Già cosa diceva?
Ne ho un ricordo sbiadito, lacunoso e flash che contengono il volto astioso di Astra, e i visi interlocutori, dubbiosi e arrabbiati delle figlie Sole e Azzurra.
Chi è costui? Con che diritto oggi viene a cercare il perdono? Altra bella domanda…
Però questo padre mi ha insegnato molto; il coraggio di un’azione sbagliata, la vigliaccheria di non essere riuscito ad esserci, il coraggio di chiedere scusa dal profondo, e dal profondo la scelta e il bisogno di amare. Contraddizioni che mettono a nudo l’uomo e mostrano il suo vero volto. Contraddizioni di cui hanno pagato le conseguenze tutti, in primis le due figlie.
E ho scoperto che la vita fuori da noi, le scelte socialmente ed eticamente giuste, i comportamenti inappuntabili e ponderati sono un bel contenitore per il nostro inconscio, che serve a nascondere paure e drammi, a tenerle a bada e a limitare i danni.
Perché spesso ci muoviamo in funzione dell’altrui giudizio, del ruolo assegnato, della posizione di comodo, e ci gratifichiamo delle effimere conquiste “fuori” dimenticando il dentro straziato dalle nostre contraddizioni.
Altra grande lezione director.

1 commento:

  1. Non pensavo di essermi avvicinato così tanto a toccare il mio inconscio, l'umano che è "dentro". Ho scritto questo post di getto, sabato sera, tra una doccia e i preparativi per uscire a cena con amici. Senza ripensamenti, con poche correzioni, in meno di mezz'ora, con la certezza di aver attinto dal profondo. Tutto confermato nell'incontro di ieri, domenica. Non mi sento bravo, ma sono felice di aver imboccato la via giusta, quella che mi fa vivere a 360°.

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