L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







lunedì 22 novembre 2010

Barbablù in Drammaterapia, 11 dicembre, pièce in quattro atti di E. Gioacchini

Blue Beard, dicembre 2006, Atelier Drammaterapia Liberamente


Questo 11 dicembre, in scena a Roma, il “Barbablù” dell’Atelier di Drammaterapia LiberaMente, riduzione drammaterapica della favola di Barbablù di J. Perraul, ispirata alle gesta eroiche e sciagurate di Gilles de Rais. L’opera è scritta e diretta dal criminologo, psichiatra e drammaterapeuta Ermanno Gioacchini, con la co-regia di Maria Pina Egidi ed è stata allestita nel contesto del corso di drammaterapia per le risorse per gli allievi del primo anno dell’Atelier. L’evento avrà luogo presso la Scuola di Musica e Multimedia VideoAmbiente (quartiere Ostiense).

Blue Beard: To Want, To Need, To Be:Tutta la pièce è costruita su tre tematiche fondamentali: il rapporto dell'individuo con il Destino, l'influenza parentale su quest'ultimo e la relazione con l'oscuro. Esse si affacciano costantemente nei dialoghi tra i personaggi, in modo diretto, ma pervadono comunque sempre l'opera attraverso l'uso simbolico, materico o interpretativo, delle scene. Attraverso gli intesi dialoghi degli attori nasce un nuovo racconto, capace di condensare storia, leggenda e motivi psicologici dell'umano. Già nel prologo, avviene un sovvertimento inquietante: questa volta a narrare la fiaba sono una bambina ed una giovinetta agli adulti in sala: il rovesciamento nella committenza sta a simboleggiare il ritorno del mito alla sua origine, lì da dove è scaturito, dalla vicenda umana che ha tradotto in racconto epico, in favola, una realtà ancor prima condivisa. Ed ancora questa ora collude nello scambio delle parti tra le due piccole narratrici ed il pubblico. Le bambine sono vestite dello stesso abito (un tubino bianco strisciato con un motivo alla Mondrian) che nel prosieguo della piece indosseranno anche le tre interpreti dell'ultima moglie di Barbablù: intuibile simbolo di destini che debbono diventare consapevoli per davvero sottrarsi all'epilogo della storia. Lo spazio tra interprete e spettatore è sin da questo inizio annullato, capovolto rispetto alla logica razionale: il vero spazio, semmai, sarà quello superato o reso grande dalle resistenze identificative sollecitate in sala.
"I miti ci guardano costantemente e noi dobbiamo riuscire a sostenerne lo sguardo" afferma Hilmann; bisogna riconoscerli dietro le maschere dei nostri modelli di funzionamento sociale e privati, oltre i nostri desideri, più avanti del concetto di “curiosità” che il testo letterale di Perrault celebra quale movente all’infrazione, oltre l’uscio di quella porta. L’autore della drammaturgia, scandaglia dentro la conosciutissima ed inquietante fiaba, le tematiche del perturbante che dormono silenziose in una parte di umanità tra noi, che comunque tutti partecipano da attori o spettatori, come la cronaca costantemente ci mostra. Il criminologo E. Gioacchini sembra poter dire che per il Gilles de Rais storico, probabilmente, non vi sarebbe stato molto da fare e persino Barbablù, alla mantenuta promessa della sua sposa, forse avrebbe dato corso all'ennesimo delitto. Ma dentro la storia di un vero omicida seriale, favolesco, come nella fiaba di Perrault o storico nel personaggio di Gilles de Rais, la pièce ha preso in prestito la loro vera "follia", per leggervi i simboli e la trama di un incontro tra partner ed il timore di non essere amati; la discussione sul corredo di quanto un amante porta all'altro nell'unione d'amore e nella potenziale distruzione del sogno; l’ipocrisia. che traveste di signori e signore i mostri che sono nell’umanità, ma anche la coscienza comunque pronta al risveglio, e, nell’amore, al rapimento senza delitto dell’anima.

L'evento performativo è gratuito ed offerto dall'Atelier di Drammaterapia Liberamente. Obbligatoria la prenotazione a dramatherapy@alice.it o al numero 3403448785.

8 commenti:

  1. Ed eccomi qui, finalmente pronta a scrivere tutto quello che sto vivendo in questo periodo grazie all'aiuto del nostro director e a tutti noi, comprese Gea, Isotta e Noleima....Lavorare con voi è davvero emozionante perchè, oltre ad aver molta più esperienza di me siete riusciti a farmi sentire fin da subito a mio agio senza Pregiudizi. Inizio subito, analizzando il grande lavoro fatto oggi,tutto ciò che credevo fosse follia ormai è entrata in pieno dentro di me, assumendo addirittura il ruolo da morta, la temevo ma ad oggi mi rendo conto che la vita è fatta cosi, si nasce e si muore, ma non sono queste le cose più importanti ma è ciò che si vive dal primo giorno di vita all'ultimo,ed oggi ho vissuto un giorno davvero speciale dove poter esprimere le mie emozioni e le mie debolezze, mi fa riflettere molto dentro di me in quanto non parlavo solo con me stessa ma ho avuto la possibilità di guardarvi negli occhi e non aver paura di dire veramente quello che pensavo!
    A differenza delle altre volte oggi ho lavorato con voi da esterna e credetemi se vi confesso che ci sono stati momenti non semplici da scrivere...per esempio:danzare intorno a voi senza che poteste vedermi....osservarvi assumere qualsiasi ruolo, ed io ero li con voi e mi sentivo pienamente trascinata fino in fondo da quell'atmofera che siamo riusciti a creare, ma un momento in particolare mi ha emozionato, regalarvi una carezza ad ognuno di voi...sentivo come se la mia mano sapesse come farlo ...andava da sola e per questo continuo a dire che il lavoro che facciamo non è semplice spiegarlo fuori; sinceramente non voglio neanche farlo, perchè mi rendo sempre più conto che tutto quello che è fuori è ripetizione, abitudini o paura di vedere oltre...ed io inizio a volare..davvero e non aver paura di cadere perchè posso piano piano, passo dopo passo poter piegare le ginocchia e non farmi male. Grazie director e grazie a tutti voi , a presto! Stella

    RispondiElimina
  2. Stella, come new entry hai contribuito a mettere una sfrezata di energia nell'ivaso degli ultimi laboratori, con le tue compagne di lavoro. La recente e momentanea commistione dei due gruppi sta creando un brain-storming "emotivo" molto particolare; induce i miei "vecchi" allievi a specchiarsi sulle origini e proiettarsi più avanti ed è trascinante anche per voi. Vi ringrazio, ma...mi raccomando le parti! director

    RispondiElimina
  3. a proposito di origini e di radici... è in arrivo un post !

    RispondiElimina
  4. Brava Stella, sei venuta tra noi portando una ventata di aria nuova, con la tua esuberanza giovanile e una profondità emozionale non comune. Hai voglia di metterti in gioco e di scoprire ciò che può aiutarti a vivere meglio ed in sintonia con gli altri. Ti vogliamo bene e siamo contenti che ci sei. -parlo al plurale perchè so che il mio vale anche per gli altri, e vale anche per le tue amiche- Nero

    RispondiElimina
  5. Benvenuta tra noi Stella, domenica si è creata un'atmosfera magica, che credo tutti abbiano avvertito. Siamo felici di averti con noi.
    Un abbraccio Sole

    RispondiElimina
  6. Ciao Stella, vorrei darti il benvenuto anch'io, sei frizzante come le bollicine, ma tenera e delicata come la tua carezza sul mio viso. A presto.Astra.

    RispondiElimina
  7. Grazie, Stella per il tuo scritto e di esserci,io personalmente, ho continuato ad accarezzare la tua carezza, veramente bello. Liberta.

    RispondiElimina
  8. Ancora una giornata speciale che mi accompagnerà strada facendo, Il buio che non era più buio, la luce che mi disturbava,noi che parlavamo tutti insieme e sembrava naturale, senza nessun fastidio, l'essere manichino senza paura. L'incontro con l'altro al buio è veramente una nuova scoperta. Domanda? Tutto questo allora esiste? POsso cercarlo e non fermarmi davanti a quello che vedo.Grazie al Director, a tutto il gruppo che mi permette tutto questo. Liberta.

    RispondiElimina