L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini
Dietro le nostre nevrosi spesso ci nascondiamo per non tirare fuori quello che non sappiamo, e questo ci condanna a vivere senza poter scegliere, ripercorrendo gli stessi rituali (stampelle).Senza il teatro non avrei avuto questo pensiero.Astra
Comprendo quello che provo nei vari atelier, attraverso quello che tu scrivi, emozioni, sensazioni all'inizio non riconosciute e poi piano piano, sempre più vissute e tenute come un prezioso dono dentro di me. Ora comprendo tutte le difficoltà che ci sono, la differenza di quello che viviamo fuori è talmente lontana da questa esperienza, che ci fa credere che quello che proviamo è soltanto un momento a se stante e poi così si ricrea quella non comunicazione tra l'esterno e il nostro interno, che ci permette di prenderci in considerazione e così vivere. Liberta
La drammaterapia ci aiuta a capire noi stessi attraverso il lavoro di gruppo e ci permette di scoprire "cose", che nel tempo abbiamo imparato a tenere nascoste, a non considerare vere ed importanti, perché dolorose. Il lavoro che portiamo avanti ci fa anche capire, come tu affermi, che i media non aiutano l'individuo a superare le difficoltà, né a capire, e tantomeno a curare il senso di solitudine, insoddisfazione, inadeguatezza e frustrazione; anzi, li alimenta e li ingigantisce, creando miti e divi, che appaiono umanamente lontani dal nostro quotidiano e soprattutto perfetti e senza problemi. Ecco dove, secondo me, il gruppo aiuta; si va avanti insieme, si lavora ad un unico obiettivo, ci si conosce e accetta, con i limiti e senza paure, perché si è in un ambiente protetto. Cosa non meno importante, ci si diverte. Non mi sembra cosa da poco, e sarebbe sciocco sprecare occasioni di crescita come questa. Nero
Le nevrosi nascondono spesso la mancanza di comprensione, siamo abituati attraverso i mezzi di comunicazione moderni, a giudizi, dibattiti, commenti, pensieri che non sono nostri, perché non lasciano spazio all'ascolto, quello vero che viene dal cuore. Immagino una nonna col proprio nipotino davanti al focolare, a raccontare fiabe che parlano di folletti e fate buone. Sole
Dietro le nostre nevrosi spesso ci nascondiamo per non tirare fuori quello che non sappiamo, e questo ci condanna a vivere senza poter scegliere, ripercorrendo gli stessi rituali (stampelle).Senza il teatro non avrei avuto questo pensiero.Astra
RispondiEliminaComprendo quello che provo nei vari atelier, attraverso quello che tu scrivi, emozioni, sensazioni all'inizio non riconosciute e poi piano piano, sempre più vissute e tenute come un prezioso dono dentro di me. Ora comprendo tutte le difficoltà che ci sono, la differenza di quello che viviamo fuori è talmente lontana da questa esperienza, che ci fa credere che quello che proviamo è soltanto un momento a se stante e poi così si ricrea quella non comunicazione tra l'esterno e il nostro interno, che ci permette di prenderci in considerazione e così vivere. Liberta
RispondiEliminaLa drammaterapia ci aiuta a capire noi stessi attraverso il lavoro di gruppo e ci permette di scoprire "cose", che nel tempo abbiamo imparato a tenere nascoste, a non considerare vere ed importanti, perché dolorose. Il lavoro che portiamo avanti ci fa anche capire, come tu affermi, che i media non aiutano l'individuo a superare le difficoltà, né a capire, e tantomeno a curare il senso di solitudine, insoddisfazione, inadeguatezza e frustrazione; anzi, li alimenta e li ingigantisce, creando miti e divi, che appaiono umanamente lontani dal nostro quotidiano e soprattutto perfetti e senza problemi. Ecco dove, secondo me, il gruppo aiuta; si va avanti insieme, si lavora ad un unico obiettivo, ci si conosce e accetta, con i limiti e senza paure, perché si è in un ambiente protetto. Cosa non meno importante, ci si diverte. Non mi sembra cosa da poco, e sarebbe sciocco sprecare occasioni di crescita come questa. Nero
RispondiEliminaLe nevrosi nascondono spesso la mancanza di comprensione, siamo abituati attraverso i mezzi di comunicazione moderni, a giudizi, dibattiti, commenti, pensieri che non sono nostri, perché non lasciano spazio all'ascolto, quello vero che viene dal cuore. Immagino una nonna col proprio nipotino davanti al focolare, a raccontare fiabe che parlano di folletti e fate buone.
RispondiEliminaSole