L'Atelier LiberaMente è uno spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica. Un blog permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze. Director, E. Gioacchini







sabato 29 gennaio 2011

Drammaterapia: sul pelo dell'acqua

Dancing Boat, Laboratorio Atelier LiberaMente, 28.01.11

Le Alici avevano preso questa volta una strada differente, avvicinandosi impavide alla costa laziale e per giunta in mesi in cu questo solitamente non avviene. E' così che qualche Squalo ne approfitta, segugio e predatore, a fiutarle, perchè dietro loro qualche piccolo Tonno. "Il mare...e questa barca per me è Libertà, è il silenzio della notte a qualche miglia da terra, qualcosa che addormenta ogni affanno, anche se si è soli..."-Gli occhi di Franco erano un pò lucidi e salati come quell'acqua che stava raccontando -"...e poi la barca" -stava indicando la foto sul tavolo- "...è un gozzo. E' stata tirata parecchio avanti, trascinata dai pescatori, perchè altrimenti l'alta marea, dopo sei ore, se la sarebbe portata via". Era quello il senso di quella profonda ferita sulla sabbia, che andava dalla battigia verso la terra ferma, a fermarla, metterla al sicuro, quella conchiglia di potere sul mare, una barca da pesca. "Forse il motore l'hanno portato via....non lo vedo. Con il mio compagno di mare abbiamo pensato di averne due...è sempre meglio...sono cose che impari dal mare. Ce ne stavamo a poca distanza dalla costa, quel giorno, ed il mare cominciò ad agitarsi...ed allora pensai che se non avessimo avuto il motore o questo fosse stato in avaria....quello ci avrebbe sbattuto contro gli scogli. Da allora ne abbiamo sempre due a bordo. Sono cose che impari con il tempo e poi non cadi più negli stessi sbagli. Si, il mare è la pace, ma devi saperlo prendere".
Nero ascoltva con aria interessata quelle parole ed insieme rivedeva il film che aveva costruito, le voci dei marinai, quella confusione apparentemente disorganizzata, fatta di schizzi d'acqua, d'instabilità sulle barche, di grida...quante ne avrà ascoltate questa barca...., di reti e di braccia...tante braccia, mentre si issavano sopra quei tonni, spumeggianti come il mare. "Sì, questa barca deve essere stata usata molto ed ora sta riposando, è antica, come antico è il mare e chi lo solca ...beh diventa antico e saggio anche lui, con tutte quelle storie, di incognite e successi, di paure, di coraggio...". Tra gli occhi Franco e quelli di Nero sembrava si fosse avviato un ping pong di quelli che non lascia cadere alcuna palla fuori del campo, un passaggio perfetto e continuo di pensieri ed emozioni che non richiedono schiacciate o colpi bassi. "Questa luce mi piace, il cielo è scuro, ma sembra che il sole voglia vincere a tutti i costi...persino la sabbia bianca accentua la sagoma dell'ombra sulla spiaggia, lì dov'è posata la barca"- Persefone lasciava uscire la sua voce, ora scintillante come quel sole, da una conchglia invisibile, capace di dare e raccogliere emozioni, lì poggiata di traverso sulle sue labbra- "Si sta bene in questo posto" -Non lo aveva proprio detto, ma tutto esprimeva l'agio di una libertà su quel luogo descritto aperto ed illuminato.

"Le fatiche non contano, nè i timori...tutto passa"- Tutto prima o poi passa...questo stava rispondendo il director a Sole e lei, senza interrompersi- "...questa barca avrà navigato molto e ne avrà viste di cose... belle, brutte, eppure eccola qui...posata ed incolume, oltre il sospetto ed il clamore che a volte fanno la paura e le difficoltà". E' vero il legno della barca doveva essere vecchio, ma ancora buono, eppure aveva dialogato con molte onde, con tanto vento.
"A me...sì, mi ha proprio portato via...Ho dovuto chiudere libri, scansare fogli e mettermi a scrivere. La foto mi ha preso così e condotto tra ricordi ed emozioni, persino cucendosi a qualcosa che sto leggendo in questi giorni, mi ha portato perfino sulla Luna questo guscio di noce sull'acqua!"- Un rapimento in piena regola dietro un'immagine e qualche commento dei compagn sul blog, tutto privato, ma ormai pubblico.
La collana di sensazioni e colori che Beatrice stava raccontando non era finita. Ne parlava, la descriveva, seduta accanto alla barca, sotto un cielo che avrebbe promesso una schiarita, un temporale, non importava...Era sera, ma che dico...era l'ora del tramonto e gli innamorati rubano quella luce e quel profumo al tramonto tuffato nel mare. I bambini tentano di arginare ancora un poco le onde che presto ruberanno, a sera inoltrata, quel castello alla riva. L'anima comunque riposa e si ascolta viva a quell'ora. La sua Starfish, la sua barchetta poteva aspettarsi di tutto, perchè già tutto aveva visto.
"La mente può diventare come un piuma...-esordì dolcemente Pulcinella-, insomma, voglio dire...può scivolare sopra l'acqua, immergersi o restavi a pelo e sentire che un sussurro è vicino. Appartiene alla barca che il Mare poserà sulla riva, sino più avanti sulla spiaggia"- E' così che Pulcinella immagina la mano usata e rugosa del marinaio carezzare il legno, come lì fosse la sua bambina, la donna amata. Mentre descrive non sta più con noi, si è allontanata, sagoma specchiata da quella luce anche lei ed il golf le è scivolato dalla spalla, lei non se ne è accorta. Quel posto è capace di farti dimenticare, eppure darti tanti ricordi e visioni, in compagnia di una barca...che danza.

5 commenti:

  1. Questo gozzo ci ha fatto fare una traversata di anime!

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  2. Fenice scrive
    Bellissima l'immagine delle alici che si avvicinano alla cosata seguendo la corrente, con il loro nuoto sinuoso, perpetuo e costante.
    Una metafora che spesso nella vita vorrei fare piu' mia, affrontare la fatica della costanza, dell 'impegno quotidiano e quasi dogmatico nel fare determinate cose, ancora non sono riuscito a a fare completamente mia questa prerogativa. La barca che galleggia sul pelo dell'acqua, che dire, sensazione di appagamento e calma, barca vecchia che di mare ne ha visto molto, ma ancora una volta si lascia cullare dal moto dell'acqua che scorre ed e' pronta al contempo ad affrontare le correnti e le "onde giganti".Il pescatore, la pazienza, la saggezza, la tradizione. La mia mente va subito alla canzone di Pierangelo Bertoli "Pescatore". Figure di un tempo, esempi di pazienza, di sacrificio, persone felici della loro fatica, persone che rispettavano il mare con religiosa sacralita'...FENICE

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  3. Una sintesi perfetta, in comunione quasi sacrale, come il pescatore che sa che da solo non può farcela. Nero

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  4. E' stato talmente bello cullarci tutti insieme su quella barca che ad un tratto mi è parso di respirare il profumo del mare... PULCINELLA

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  5. Un quadro perfetto, il sapore e l'odore della salsedine ci ha visto tutti impregnati di emozioni, sensazioni, vissuti e due grandi forze, il tempo e l'amore...Il tutto diretto magistralmente dal nostro Director...Beatrice

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